La Teoria del Gap della Curiosità

la consapevolezza di avere un gap informativo scatena il desiderio di colmarlo.

Molte ricerche sono state fatte a partire dagli anni sessanta sulla curiosità e i fattori che la alimentano.

La curiosità è da sempre riconosciuta come un fattore critico che influenza il comportamento umano sia positivamente che negativamente lungo tutta l’esistenza di una persona: è una delle forze che muovono lo sviluppo in età infantile ed è alla base di qualunque forma di apprendimento scolastico. Inoltre pubblicitari e venditori sfruttano il potere del mistero per suscitare la curiosità dei clienti e sorprenderla con nuovi prodotti e offerte.

Nel 1994, George Loewenstein nel suo “The Psychology of Curiosity: A Review and Reinterpretation” ha fornito un quadro completo sullo stato delle ricerche sul tema della curiosità passando in rassegna i due principali filoni di studio sul tema e aggiungendo un terzo punto di vista da lui battezzato “Teoria del gap della curiosità”.

I primi studi degli anni 60 si concentravano sulla definizione di curiosità e sulle cause sottostanti. Tra gli anni 70 e 80 si cercò invece di misurare la curiosità e darle una dimensionalità cercando una relazione con età, genere, situazione socioeconomica.

Loewenstein aggiunse una terza teoria:

la curiosità nasce quando percepiamo di avere un vuoto nella nostra conoscenza.

Loewenstein sostiene che le lacune causano dolore: quando vogliamo sapere qualcosa ma non lo facciamo, è come avere un prurito che dobbiamo grattare.
Per eliminare il fastidio, dobbiamo colmare il gap di conoscenza.

Un’importante implicazione della teoria del gap della curiosità è che dobbiamo aprire le lacune prima di colmarle.

La nostra tendenza è di descrivere alle persone i fatti ma i nostri interlocutori devono prima rendersi conto di aver bisogno di questi fatti.

La chiave per convincere le persone che hanno bisogno del nostro messaggio e tenere viva la loro curiosità, secondo Loewenstein, è innanzitutto quello di mettere in luce alcune conoscenze specifiche che mancano.

Più una persona diventa consapevole del suo gap informativo e più crescono i suoi sentimenti nel percepire il bisogno di colmare questo divario.

SE VUOI APPROFONDIRE:

“The Psychology of Curiosity: a Review and Reinterpretation” – Psychology Bulletin Vol. 116 N.1 75-98 – George Loewenstein – 1994
“An Information-Gap Theory of Feelings About Uncertainty – Russell Golman & George Loewenstein – 2016

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George Loewenstein (1955) è un educatore ed economista americano. Insegna Economia e Psicologia alla Carnegie Mellon University ed direttore del Center for Behavioral Decision Research.

Le sue ricerche sui meccanismi di scelta, i processi decisionali nel tempo, la contrattazione, il ruolo delle emozioni nel processo decisionale, la psicologia della curiosità, il conflitto di interesse, lo qualificano come uno dei padri dell’economia comportamentale.

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