La Teoria della Memoria come Velcro

e di come si “attaccano” le idee nella memoria.

Tante volte abbiamo sentito paragonare la nostra memoria ad una cassettiera, con tantissimi scomparti in cui riponiamo i ricordi.

La maggior parte di questi cassetti non ricordiamo nemmeno di averli ma poi una foto, un volto, un flashback, come chiavi aprono uno di questi cassetti e ci riportano alla mente un ricordo, un’esperienza o un’emozione.

Chip e Dan Heath nel loro bestseller “Made to Stick” propongono una diversa metafora della memoria sostenendo che in realtà sia più simile al velcro.

Proprio come il velcro, sostengono, la memoria è composta da molti piccoli ganci e tanti piccoli anelli: quando uniamo i due lati migliaia di ganci rimangono impigliati negli anelli e il velcro si chiude.

Da soli i ganci sono deboli ma più crescono in numero e più creano legami stretti e rendono forte la connessione tra i due lati.

La nostra memoria ospita un numero incredibile di anelli: più ganci ha un’idea per attaccarsi agli anelli e meglio rimarrà impressa nella nostra mente.
Il ricordo della casa in cui siamo nati e cresciuti ha centinaia di ganci nel nostro cervello.
Il codice della nuova carta di credito ne ha uno solo, se è fortunato.

La teoria della “memoria come il velcro” afferma che quando entriamo in contatto con una nuove informazione cerchiamo di mettere in relazione il nuovo contenuto con le cose che già che conosciamo: più “ganci”, affinità, ha la nuova informazione con quanto già sappiamo e più forte è la connessione che si stabilisce nel nostro cervello.

Quindi per far sì che le nostre idee si “attacchino” nella mente dei nostri interlocutori dobbiamo andare alla ricerca di quegli elementi che possono creare una connessione: persone, luoghi, eventi che accomunano noi e il nostro interlocutore.

Suggerimenti per creare ganci:

  1. Rendi emotivo il tuo contenuto
  2. Fai uso delle analogie
  3. Incorpora delle storie
  4. Utilizza esempi
  5. Aggiungi dei componenti multisensoriali: coinvolgi anche l’udito, l’olfatto, il gusto, il tatto

SE VUOI APPROFONDIRE:

“Made to Stick: Why Some Ideas Survive e Others Die” – Chip Heath & Dan Heath – 2007

Chip Heath (1963), è docente alla Stanford Graduate School of Business, dove tiene corsi di strategia aziendale e organizzazione. Ha conseguito la laurea in ingegneria industriale presso la Texas A&M University e il dottorato in psicologia presso la Stanford.

È coautore (insieme a suo fratello Dan) di tre libri. Il loro ultimo libro, “Decisive: How to Making Better Decisions in Life and Work”, è stato pubblicato nella primavera del 2013 e ha debuttato al primo posto nella classifica dei bestseller del Wall Street Journal e al secondo nel New York Times. Il loro libro del 2010, “Switch: How to Change Things When Change is Hard”, ha raggiunto il primo posto in entrambi gli elenchi dei bestseller. Il loro primo libro, “Made to Stick: Why Some Ideas Survive e Others Die”, ha trascorso due anni nella lista dei bestseller della Business Week ed è stato uno dei 10 migliori Business Book di Amazon sia per i redattori che per i lettori.

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